Come riportato da Lorenzo Lollo sul suo canale YouTube:
Lorenzo Lollo si presenta visibilmente arrabbiato ma insiste sull’importanza di mantenere calma ed equilibrio in Casa Rossonera dopo la seconda sconfitta dell’intera stagione. Sottolinea che sarebbe facile cedere a giudizi affrettati e alle critiche ricomparse puntualmente ogni volta che le cose non vanno bene, ma invita invece a riflettere lucidamente su ciò che la partita ha realmente mostrato.
Il primo nodo rimane immutato: Rafa Leao non è un centravanti. Lollo spiega che l’episodio che ha cambiato la partita nasce proprio da questa realtà. Se il pallone finito sui piedi di Leao fosse arrivato a una vera prima punta, probabilmente sarebbe finito in porta, portando il Milan alla vittoria o almeno al consolidamento del risultato. Il problema però non è attribuire le colpe a Leao, bensì a chi ha pensato di affrontare la stagione affidandosi soltanto a Santiago Gimenez, reduce da sei mesi difficili e solo nel peso dell’attacco.
Il secondo problema riguarda la seconda punta, definita “off to the cheek”, che non funziona: non tiene palla, non lega il gioco e non punge davanti. Lollo ricorda un episodio di un bel cross che finì sulla testa della seconda punta senza riuscire a segnare, sottolineando che quel ruolo non le appartiene. Di conseguenza il Milan si ritrova a giocare con due giocatori davanti che non sono vere punte, come ieri in un 3-5-2.
Terzo punto, tema aperto da Lollo stesso nel post partita: Nkunku rappresenta una vera incognita. La sua involuzione, passata dall’essere un talento devastante in Germania a una versione sbiadita senza voglia, è difficile da comprendere. Lollo punta il dito proprio su questa mancanza di motivazione, definendo lo scenario per il Milan «troppo brutto per essere vero».
Alla fine, sottolinea Lollo, di fronte a queste difficoltà serve solo una cosa…
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